Sono oltre un miliardo le persone nel mondo che beneficiano dell’accesso a cure visive grazie all’impegno della OneSight EssilorLuxottica Foundation, nata con l’obiettivo di contribuire concretamente a ridurre le disuguaglianze e offrire nuove opportunità. Anche l’Italia ha dato un contributo significativo a questo risultato. Nei primi tre anni di attività, la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ha consentito a 54.000 persone di ricevere un paio di occhiali da vista, ha effettuato 26.000 visite oculistiche ed erogato più di 6.000 trattamenti sanitari specialistici. Cinque i centri oculistici solidali attivi: tre a Roma, uno a Napoli e uno a Milano. Nel solo 2025 inoltre le iniziative speciali legate al Santo Giubileo hanno già raggiunto ed entro l’anno supereranno gli obiettivi prefissati con circa 2.000 visite e 1.500 occhiali donati.
«Garantire l’accesso a cure visive a un miliardo di persone nel mondo è un traguardo storico, e siamo orgogliosi di avervi contribuito con le iniziative sviluppate in Italia — ha commentato il presidente della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, Leonardo Maria Del Vecchio -. Si tratta del risultato di un impegno condiviso a livello locale, nazionale e globale, che ha coinvolto istituzioni, volontari e partner strategici. Ora è il momento di rafforzare le collaborazioni e valorizzare ogni risorsa disponibile. La vista è un diritto universale e un potente moltiplicatore di sviluppo: migliora la qualità della vita, sostiene l’economia e promuove l’inclusione sociale».
La Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ieri a Roma alla Camera oltre al bilancio delle attività ha presentato anche i risultati della seconda edizione dell’Osservatorio Vista, promosso in collaborazione con il Censis, che ha evidenziato le criticità strutturali che ostacolano l’accesso equo al Servizio sanitario nazionale. Dalla ricerca emerge che quasi 8 italiani su 10 dichiarano di soffrire di disturbi della vista, di cui metà di miopia e un quinto di presbiopia. Inoltre il 39% afferma di rinunciare a visite oculistiche nel Servizio sanitario e si rivolge ai privati a causa di tempi troppo lunghi di attesa. La Fondazione ha firmato infine un protocollo con il dipartimento per la Giustizia minorile per l’avvio di un programma di visite oculistiche negli istituti penali per i minorenni.
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