Dopo la fumata nera di venerdì scorso, quando il via libera è stato rinviato per «ulteriori approfondimenti», oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto migranti, noto anche come «decreto flussi», al termine di un’ora e mezza di consultazioni.
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Il provvedimento introduce una serie di misure volte a riformare le regole sui flussi di lavoratori stranieri, con l’obiettivo di contrastare le attività illecite legate al caporalato. Il decreto include anche disposizioni riguardanti la gestione dei flussi migratori e la protezione internazionale, oltre ai relativi procedimenti giurisdizionali. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà.
Precompilazione e click day
L’obiettivo del decreto è quello di «semplificare il più possibile, abbattere i tempi e dare regole certe, aggirabili con maggiore difficoltà. Questo si traduce nell’obbligo di precompilazione delle domande rispetto ai click days per ampliare i tempi dei controlli», ha detto nella conferenza stampa al termine del cdm Mantovano. Il decreto prevede, inoltre, che i click day, ovvero le giornate per presentare le domande di ingresso, saranno più di una. «Questo permetterà una gestione meno caotica che incida con minore pressione sui sistemi informatici», ha detto Mantovano. Sulle quote regionali «ne parlavamo anche in Cdm: è un po’ difficile passare da una automobile scassata a una Maserati, ci vogliono dei passaggi intermedi. Il nostro obiettivo è di abolire il click day, poiché oggi è impossibile ci arriveremo attraverso una transizione con più click day per tipologie e con la precompilazione. Lo stesso vale per la programmazione regionale, intanto organizzare bene gli a rrivi sul piano nazionale», quella regionale sarà «un passo successivo».
Lavoro stagionale
Inoltre, con il decreto, vi è la possibilità per il lavoratore stagionale, una volta terminato il tempo del contratto, di non avere un provvedimento di espulsione ma un tempo cuscinetto di 60 giorni, senza necessità di un nuovo permesso, per trovare un altro lavoro e la possibilità di convertire il contratto di lavoro stagionale in contratto a tempo determinato o indeterminato senza incidere sulle quote.
Le date
Per il lavoro stagionale nell’estate 2025, il click day si terrà a febbraio, e riguarderà il 70% delle quote. La fase di precompilazione è prevista per novembre. Per la stagione invernale, invece, il click day si svolgerà a ottobre per la restante quota del 30%. In questo caso, la fase di precompilazione è programmata per luglio dell’anno prossimo.
Impronti digitali e visti
Per quanto riguarda le competenze del dicastero guidato dal vicepremier Tajani, nel dl «vi è l’obbligo di fornire le impronte digitali per gli stranieri che chiedono un visto nazionale», un obbligo che oggi è previsto solo per i visti Schengen, e «l’eliminazione dell’obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto». E ancora, è previsto l’obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta o se il nullaosta è già stato rilasciato per i cittadini di tre Paesi: Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka «dove le irregolarità sono state più pesanti».
Incremento personale ministeri Interno ed Esteri
Ci sarà poi un incremento di 500 unità nella dotazione organica del personale del ministero dell’Interno, «perché se vogliamo accelerare e ottenere prima risultati servono anche le risorse umane — ha chiarito Mantovano — e di 250 unità — 200 a tempo indeterminato e 50 a contratto — per il ministero degli Esteri che andranno a rafforzare soprattutto i consolati maggiormente gravati dalle domande di visto».
Obbligo per gli aerei delle Ong
Si aggiunge poi l’obbligo per gli aerei delle Ong di segnalare eventuali incidenti in mare alle autorità marittime italiane immediatamente.
Ispezioni ai cellulari
Nel decreto è prevista anche «la possibilità di ispezionare i cellulari dei richiedenti asilo al fine di ricostruirne l’identità e la nazionalità. Questa ultima previsione, consentita dalle norme europee, è stata oggetto anche di un confronto tra di noi», tuttavia «mi pare che questo sia giusto, avere anche l’onere di identificarsi quanto si entra nel nostro Paese», ha spiegato Tajani.
Permesso di soggiorno speciale per vittime caporalato
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato che sarà introdotto un ‘«permesso soggiorno speciale per vittime caporalato» che denunciano gli sfruttatori. ‘«Interveniamo su un reato che è un reato contro la persona e cerchiamo di individuare anche un sistema di protezione aggiuntivo per chi denuncia casi di sfruttamento o nell’ambito di quelli che sono i reati penali», ha sottolineato.
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