Terremoto in casa Chanel. A poche ore dalla notizia della separazione della direttrice creativa Virginie Viard dalla casa di alta moda francese, sui social (e non solo) sta impazzando il toto-nomi per il possibile sostituto. Da Pierpaolo Piccioli a Hedi Slimane, passando per Sarah Burton, John Galliano e Phoebe Philo, sono moltissimi i profili sognati dai sostenitori della maison, che sperano in una nuova rinascita del brend.
Virginie Viard lascia Chanel, la direttrice artistica era l’erede di Karl Lagerfeld: chi prenderà il suo posto? Mistero sul successore
La separazione
È arrivato ieri sera come un fulmine a ciel sereno l’annuncio della fine della collaborazione tra Virginie Viard e la casa di moda francese Chanel. Dopo cinque anni, la maison ha comunicato la separazione con la 62enne, che dopo la morte di Karl Lagerfiel aveva presa il comando come direttrice creativa. «Chanel conferma l’addio di Virginie Viard dopo una proficua collaborazione durata cinque anni come direttrice creativa delle collezioni moda — si legge in un comunicato del gruppo -. Una nuova organizzazione creativa per la casa sarà annunciata a tempo debito. La collezione haute couture per l’estate 2024 sarà presentata come previsto il 25 giugno all’Opéra Garnier». Virginie Viard, 62 anni, ricopriva l’incarico dal 2019, dopo la morte di Karl Lagerfeld. In precedenza aveva lavorato al suo fianco per oltre 20 anni. «Chanel ringrazia Virginie Viard per il suo straordinario contributo alla moda Chanel, alla sua creatività e vitalità», riporta la nota. Durante i suoi cinque anni di creazione delle collezioni Chanel, le vendite della casa hanno raggiunto nuove vette, con un record di quasi 20 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 14,6%. Il suo lavoro, sia nel prêt-à-porter che nell’alta moda, è stato tuttavia criticato nel mondo della moda per il suo design a volte azzardato. «Si apre un nuovo capitolo per Chanel Mode. Siamo fiduciosi nella capacità dei team di garantire la continuità delle collezioni in questo periodo di transizione», ha affermato il gruppo.
I possibili sostituti
Nessuna notizia (per il momento) sul possibile sostituto di Virginie Viard. La maison francese non ha infatti fatto ancora trapelare nulla sul nuovo direttore creativo, che dovrebbe comunque essere annunciato a breve. Nell’attesa, sui social e non solo sta impazzando il toto-nomi. Tra direttori creativi al momento «disoccupati» e stilisti in cerca di nuovi stimoli, la lista dei possibili sostituti cresce di ora in ora. E se in molti sognano l’arrivo di John Galliano, direttore creativo di Maison Margiela, in passato a capo di Givenchy e Dior, tra i nomi più probabili c’è quello di Pierpaolo Piccioli, da poco senza lavoro dopo la fine della sua avventura da Valentino.
Tra i possibili sostituti ci sarebbero poi anche Hedi Slimane, ex direttore artistico di Yves Saint Laurent e attualmente a capo di Celine, Sarah Burton, ex direttrice creativa del marchio di moda inglese Alexander McQueen, e — ipotesi molto remota — Phoebe Philo, alla guida di Céline tra il 2008 e il 2018 e tornata recentemente nell’ambiente della moda con una propria linea di abbigliamento ed accessori. Oltre a loro, secondo il profilo Instagram Style Not Com, anche Marc Jacobs, Jeremy Scott e Tom Ford.
Hedi Slimane, chi è
«Geniaccio» francese di padre tunisino e madre italiana, 56 anni, Hedi Slimane piaceva molto a Lagerfeld, che lo aveva indicato come suo possibile erede.
Spirito rock e carattere difficile, dal suo arrivo nel 2018 da Celine, marchio del Gruppo LVMH, ha fatto impennare le vendite. Lavoro ben fatto, tanto che, secondo i soliti bene informati, presto Slimane potrebbe lasciare Celine per approdare da Chanel. Anche se i dubbi su di lui permangono e riguardano la sua personalità forte. Ha apportato anche ottimi risultati al marchio. La società Celine S.A., dai 441,3 milioni di fatturato del 2017 (anno prima della nomina del designer) ha superato infatti i 2 miliardi di fatturato nel 2023. Poi, nei sei anni alla guida creativa di Celine, Slimane ha rivisto completamente l’identità del brand, dal logo al nome, passando anche attraverso i social network e le campagne, più volte scattate da lui, come faceva Lagerfeld con Chanel. Ha inoltre ridisegnato il layout dei negozi, aggiunto la collezione maschile e un canale e-commerce. Ma ha le sue idee e va contro tutti. Si ricorda infatti che pochi giorni dopo aver sostituito Stefano Pilati da Yves Saint Laurent, Slimane rinominò la maison, togliendo il nome Yves appartenuto al fondatore e trasformandolo in Saint Laurent. Stessa cosa da Céline, dove il nome perse l’accento.
Pierpaolo Piccioli, il ritratto
Pierpaolo Piccioli ha lasciato invece Valentino nel marzo scorso. Dopo il diploma a Roma nell’Istituto Europeo di Design lo stilista di Nettuno lavorò al fianco di Maria Grazia Chiuri, prima da Fendi e poi da Valentino. Nel 1999 Valentino Garavani scelse i due stilisti per lavorare nel settore accessori. Nel 2008 succedettero a Facchinetti come direttori creativi della maison. Nel 2011 con l’introduzione della scarpa modello Rockstud, portò i ricavi del brand oltre la soglia del miliardo di euro. Nel 2022 dedicò un’intera collezione a un nuovo rosa acceso creato con Pantone, chiamato «Pink PP» dalle sue iniziali. Nel marzo scorso, l’addio a Valentino.
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