Nella serata dedicata a Sven Goran Eriksson la Lazio si prende un pareggio a due facce. Il 2-2 col Milan è diviso tra una prima frazione sottotono chiusa sotto per il gol di Pavlovic e un secondo tempo di buon livello con un Nuno Tavares sugli scudi. Il terzino portoghese fa due assist a Castellanos e Dia, ma ci pensa il connazionale Leao appena entrato a ristabilire la parità. Baroni torna a muovere la classifica in vista di una sosta Nazionali in cui potrà continuare a lavorare con la squadra per insistere tatticamente sulla doppia punta nel 4-2-3-1.
Lazio-Milan, Leao e Theo Hernandez non partecipano al cooling break: scena surreale all’Olimpico
Pavlovic gela l’Olimpico: Milan avanti nel primo tempo
In partenza Baroni conferma esattamente le scelte previste con gli esordi dal 1′ di Patric, Tavares, Tchaouna e soprattutto Dia alle spalle di Castellanos, mentre Fonseca fa fuori in un solo colpo Calabria, Theo Hernandez e Leao scegliendo Emerson Royal, Terracciano e Chukwueze. Pronti, via la Lazio sfiora subito il gol su un uno-due tra Dia e Castellanos sventato quasi sulla linea da Pavlovic, che qualche minuto dopo da ex mancato (nell’estate del 2019 non passò le visite con la Lazio) firma il vantaggio su angolo. Un colpo inaspettato per i biancocelesti che però ci riprovano all’11’, ma Tchaouna è poco concreto di testa davanti a Maignan. Un errore che blocca sia il francese che la squadra di Baroni, incapace di impensierire per il resto del primo tempo un Milan che controlla e nel finale sfiora anche il raddoppio in contropiede sull’asse Pulisic—Loftus-Cheek.
La Lazio ci prova con Castellanos e Dia, ma il Milan la riacciuffa con Leao
A inizio seconda frazione Baroni si gioca subito le carte Marusic e Isaksen per cambiare l’inerzia della gara e il campo gli dà ragione. La Lazio accelera e con un Nuno Tavares incontenibile addirittura rimonta il Milan. Al 62′ il terzino portoghese serve un assist al bacio per Castellanos e quattro minuti dopo si ripete in fotocopia con Dia, al primo centro con la maglia della Lazio. Un doppio colpo pesantissimo per Fonseca che così passa all’artiglieria pesante.
Dentro in un solo colpo Musah, Theo Hernandez, Abraham e Leao, e proprio questi ultimi tre firmano subito il pareggio con il numero 10 portoghese che batte ancora un incerto Provedel. Le emozioni dell’Olimpico non finiscono visto che i tifosi biancocelesti prima protestano per un fallo di mano in area di Terracciano clamorosamente non visto da Massa e poi si vedono strozzato l’urlo in gola sulla gran parata di Maignan su Zaccagni.
Nel finale c’è spazio anche per Dele-Bashiru e Noslin, ma soprattutto per un grande intervento di Provedel su Abraham che salva il 2-2.
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