Nuovo record per il Bitcoin. La più famosa tra le criptovalute ha aggiornato il suo massimo storico e per la prima volta ha superato quota 124mila dollari. La corsa è stata trainata dal sostegno accordato dalla Casa Bianca ai cripto-asset- Una politica opposta a quella finora seguita ad esempio in Europa.
Il nuovo record è stato possibile anche per la domanda più robusta tra i grandi investitori istituzionali. Banche e fondi hanno infatti intensificato gli acquisti. La criptovaluta ha inoltre beneficiato delle novità legislative introdotte dagli Stati Uniti presieduti da Donald Trump.
L’ultima in ordine di tempo è l’ordine esecutivo che permette di includere asset alternativi, come appunto le cripto-attività, all’interno dei piani dei fondi pensione statunitensi. A sostenere la corsa del Bitcoin hanno inoltre contribuito le aspettative di una politica monetaria più espansiva, i continui afflussi verso Etf (fondi che replicano l’andamento di azioni, materie prime o obbligazioni) e gli acquisti da parte di società quotate.
Dopo il record, il valore del Bitcoin ha ripiegato attorno ai 118mila dollari. A influire sulle quotazioni sono state le parole del segretario al Tesoro, Scott Bessent, sulle riserve strategiche in Bitcoin. Il ministro, parlando a Fox News, ha chiarito che il governo non ha intenzione di fare nuovi acquisti della criptovaluta. La riserva, il cui valore oggi oscilla tra 15 miliardi e 20 miliardi di dollari, sarà alimentata soltanto con gli asset sequestrati, che quindi non saranno più messi in vendita per finanziare l’acquisto di nuovi Bitcoin.
Le parole di Bessent sono andate un po’ in controtendenza rispetto alla strategia seguita finora dalla Casa Bianca. Lo scorso marzo, intervistato dal sito specializzato Decrypt, il cosiddetto zar delle cripto alla Casa Bianca, David Sacks, aveva però chiarito che maggiori acquisti sarebbero stati possibili soltanto se non avessero comportato un aumento del debito. Frasi che avevano galvanizzato i sostenitori delle criptovalute.
II record storico del Bitcoin accoglie il debutto in Borsa di Bullish, una piattaforma di scambio di criptovalute sostenuta dal miliardario tecnologico Peter Thiel, che nel primo giorno di scambi ha guadagnato l’83% rispetto all’Ipo (da 37 a 68 dollari). Anche altre criptovalute stanno beneficiando del momento. Ethereum, seconda per capitalizzazione di mercato, è arrivata a 4.700 dollari, sfiorando il record raggiunto nel 2021.
LE STABLECOIN
C’è tutto il mondo delle stablecoin, le monete digitali legate al dollaro. «Da quando il presidente Trump è tornato in carica a gennaio, il settore delle stablecoin ha beneficiato di una serie di fattori favorevoli», ricorda Claudio Wewel di J. Safra Sarasin. Uno dei primi atti è stato vietare di promuovere iniziative come il dollaro digitale, c’è stato poi uno Stable Act e infine il cosiddetto Genius Act, che mira a istituire un quadro normativo nazionale che consentirebbe a banche, fintech e rivenditori al dettaglio di emettere prodotti regolamentati. «Sebbene sia meno probabile che le stablecoin denominate in dollari vengano adottate su larga scala all’interno dell’UE, tale sviluppo potrebbe ostacolare l’aspirazione della Bce di rafforzare l’importanza dell’euro come valuta di riserva globale», aggiunge. Ciò, conclude, implica che la Bce dovrà accelerare verso l’euro digitale.
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