08.12.2025
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40 anni di ricerca italiana celebrati dal Cnr


Con «Antarctica Day» si sono celebrati a Roma, al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), i 40 anni del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Promosso dalla Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide (CSNA), l’evento si è aperto con il messaggio del Ministro dell’Università e della Ricerca (MUR), Anna Maria Bernini, seguito dagli interventi di Isabella Rauti, Sottosegretario alla Difesa con delega all’Artico, Sub-artico e Antartide, e Marco Mancini, Segretario Generale del MUR.

Il ruolo della difesa

«Oggi celebriamo i quarant’anni delle missioni scientifiche in Antartide, riconoscendo il valore della grande “avventura bianca” di cui la Difesa è parte integrante, assicurando continuità, sicurezza e supporto tecnico-operativo alla ricerca scientifica nazionale al Polo Sud» ha sottolineato la Senatrice Rauti. «La presenza della Difesa in Antartide non significa solo sicurezza ma anche progetti sfidanti, come la pista di volo semipermanente di Boulder Clay realizzata con il contributo della Difesa, e che dovrebbe diventare permanente».

Contributo italiano alla scienza

Silvano Onofri, Presidente della CSNA, ha dichiarato: «Il PNRA, uno dei più impegnativi programmi scientifici del MUR, è proposto dalla CSNA al Ministro e trova attuazione grazie al contributo degli Enti CNR, ENEA e l’Istituto di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS)».

Francesco Petracchini ha aggiunto: «In questi anni il CNR ha rappresentato la piattaforma abilitante del PNRA, assicurando leadership scientifica e capacità di innovazione».

Nel corso della mattinata, i rappresentanti dei tre Enti attuatori del PNRA hanno descritto i risultati ottenuti in questi 40 anni, delineando gli obiettivi per il prossimo decennio e gli strumenti per raggiungerli.

Collaborazioni e prospettive future

Un focus rilevante è stato quello delle collaborazioni internazionali, tra cui spicca lo Scientific Committee on Antarctic Research (SCAR). Giovanni Macelloni ha evidenziato: «A SCAR aderiscono 46 nazioni, fra cui l’Italia, e 9 associazioni internazionali». Una delle infrastrutture di supporto al PNRA è il Museo Nazionale dell’Antartide “Felice Ippolito”, dove vengono conservati e studiati i reperti raccolti nel corso delle spedizioni antartiche.

In chiusura di giornata, le autorità presenti hanno partecipato all’inaugurazione della mostra «Antartide il Continente Bianco. 40 anni di ricerca italiana», un percorso che illustra la storia e la geografia del continente e ripercorre le tappe della presenza italiana.


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